Péruzy: il fine delle nuove tutele è potenziare la fiducia nel mercato

Martedì, 17 Luglio 2018

Roma 17 luglio 2018 - “Quando parliamo di strumenti di tutela, in realtà stiamo parlando di sostegno alla fiducia. Fiducia nel mercato e tra i soggetti che lo animano. E’ necessaria, quindi, una maggiore conoscenza dei meccanismi di garanzia che esistono. Abbiamo bisogno di potenziarli e capire come declinarli anche in modi nuovi. Con un unico obiettivo: il buon funzionamento del mercato a beneficio di tutti, consumatori e operatori”.

Lo ha detto Andrea Péruzy, Presidente e Amministratore Delegato di Acquirente Unico, nel corso del suo intervento al convegno “Tutele per i consumatori: un valore per il mercato energetico. Come i servizi erogati da Acquirente Unico supportano clienti finali e operatori”.

“Oggi il tema della fiducia nel mercato è centrale in tutti i settori – ha proseguito Péruzy – perché il consumatore spesso si sente vulnerabile e in molti casi lo è davvero. Vulnerabilità non significa solo non riuscire a pagare la bolletta. Quello è un problema che esiste, che si sta cercando di affrontare con l’automatizzazione dei bonus e su cui anche noi siamo impegnati con un contributo tecnico. Ci sono, però, milioni di cittadini che non sono  poveri, eppure non sanno ugualmente orientarsi nel mercato dell’energia. Questa è la vulnerabilità: che crea timori e resistenze di cui, come sistema, dobbiamo farci carico, perché non esiste il consumatore ideale, ma le mille sfumature di quello reale.”

AU cerca di fare la sua parte in tutte le attività che svolge: con il  Sistema Informativo Integrato e lo Sportello per il consumatore Energia e Ambiente; con il Portale Offerte, che favorisce un confronto terzo tra le proposte commerciali per permettere al cliente finale di scegliere; con gli acquisti di energia per famiglie e piccole imprese.

“Non basta - ha però concluso il Presidente e AD di AU.  Dobbiamo, noi per primi, fare di più, prima di tutto intensificando il rapporto con le Associazioni dei consumatori, anche attraverso modalità innovative. Penso a una possibile cooperazione diretta di AU con le Associazioni sul territorio, penso a un approvvigionamento dedicato anche per i vulnerabili. Non spetta a noi decidere, ovviamente, ma siamo pronti a fare la nostra parte, se ci verrà richiesto”.